L’obsolescenza delle componenti progressiste in Italia
La Terra è il solo pianeta che abbiamo, almeno per ora
Ridistribuzione o crescita della ricchezza? Uscire dal paradigma del gioco a somma zero
Eliminare la povertà, e non la ricchezza
La lotta tra rinascimento e regressione, il ruolo dello stato nello stimolare un nuovo mecenatismo
Colonizzare lo spazio, e lasciare in pace il mare!
Ci servirà una patente per guidare le intelligenze artificiali, sulla Terra e nello spazio esterno
Iniziando con le considerazioni più generali, l’Intelligenza Artificiale (IA) fa parte degli sviluppi tecnico-scientifici cosiddetti GRAIN (Genetics, Robotics, Artificial Intelligence, and Nanotechnology), tutti molto promettenti, ma che, come ho già scritto più volte in passato, ed anche nel mio ultimo libro “Un mondo più grande è possibile!”, di cui riporto qui un passo, hanno tutti un grave handicap. “L’economia terrestre è ormai fallita, le Industrie terrestri non possono più crescere né svilupparsi oltre. L’ulteriore sviluppo della scienza terrestre nel mondo chiuso potrà fare miracoli, come sempre, ma il loro effetto sarà di breve durata, conferendo alla civiltà forse pochi anni di apparente ripresa dalla crisi. La caduta successiva sarà peggio, se il mondo dovesse restare chiuso. In mancanza di spazio lo stesso sviluppo tecnologico potrà imboccare strade involutive, tendenti a deprimere l’iniziativa, la creatività e lo spirito di avventura che da sempre caratterizza la nostra specie. Infatti, in un contesto di fabbisogni energetici mortificati dalla scarsità di risorse, il sistema non potrà che tendere alla staticità, all’immobilismo fisico e quindi culturale, all’equilibrio, forse, ma l’equilibrio della vecchiaia e della morte.
L’ASI collaborerà con la NASA per portare un asteroide in orbita terrestre
L’Agenzia Spaziale Italiana è disponibile a lavorare a tecnologie robotiche per portare un asteroide nello spazio più vicino alla Terra, per studiarlo meglio: lo si dovrebbe andare a prendere oltre l’orbita lunare. Lo hanno scritto, in un documento, Marco Tantardini ed Enrico Flamini (ASI) per proporre la nostra partecipazione alla fase del Robotic Asteroid Redirect Mission (ARM) della NASA. Gli italiani, già protagonisti di voli spaziali con equipaggio, diventerebbero primi attori di attività nello spazio più profondo, intensificando l’impegno come mai prima d’ora. La proposta dovrebbe portare anche benefici per la scienza sulla terraferma. Il documento è stato pubblicato nella rivista The European Physical Journal Plus (2017).