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Sognando lo Spazio, la Musica del Rinascimento Spaziale!

Sognando lo Spazio, la Musica del Rinascimento Spaziale!

E’ ora disponibile il cd, pubblicato da Urania Records, “Sognando lo Spazio”. L’opera, di grande spessore artistico e tecnico, è stata registrata da Elena Cecconi (flauto) e Tim Carey (pianoforte) nell’ottobre 2015, nei giorni intercorsi tra il concerto al teatro di Caldana ed i concerti al Politecnico di Torino ed alla Villa Tesoriera, sempre nel capoluogo torinese.

I brani inclusi nel cd corrispondono ad un percorso ideale che parte dalla Norma di Bellini, rivolta alla Luna. Subito dopo Elena e Tim affidano la nostra sensibilità alla magia visionaria di Debussy, per un tuffo indietro nei millenni, con Syrinx, agli albori mitologici della cultura musicale. Con un salto vertiginoso l’ascoltatore si trova poi immerso nell’atmosfera futurista di Jolivet: Chant de Linos, scritta nel 1944, sotto l’influenza di grandi geni quali Breton, Dali’, Picasso, ci riporta alla drammaticita’ di Guernica, al rombo della guerra, quasi a volerci mettere sull’avviso, che tutto questo può accadere ancora, ed in modo ancora più devastante… ma anche al tuono dei primi razzi capaci di uscire dall’atmsofera. Non è un caso infatti se Elena ha scelto proprio Jolivet, definito musicista precursore del nuovo umanesimo, che parla esplicitamente di utilizzare la musica per avvicinare l’uomo al Cosmo… Undine, di Reinecke, si potrebbe quasi definire un manifesto transumanista, nel narrare la tragedia di una creatura marina, che per amore vorrebbe diventare umana. E qui il pensiero non può evitare di pensare alle tante aspirazioni di crescita sociale che scuotono il nostro mondo, da quelle dei migranti, che si concludono spesso tragicamente nelle acque dei mari che cercano di attraversare, o a quelle di tanti esseri viventi non umani, coinvolti insieme a noi nell’avventura della storia della vita su questo pianeta, destinati a soffrire per i nostri errori senza neppure comprenderne le cause. La musica che si srotola con grande sensibilità artistica e precisione ci ricorda che è nostra precisa responsabilità aprire le porte del cosmo alle speranze ed al futuro dell’umanità intera, sette miliardi e mezzo ormai di persone, e non serve nascondere la testa nella superstizione, nelle tendenze culturalmente regressive, nella rinuncia all’intelligenza stessa… Paola Devoti, con la sua stupenda e stupefacente Dreaming Land, ci porta alle soglie dell’infinito, e lì troviamo Howard Buss, anche lui stregato, ispirato e spinto in alto, dal riflesso della Luna… Infine Elena e Tim salgono sul Millennium Falcon, con John Williams. “Across the Stars”, uno dei temi principali di Star Wars, ci porta nello spazio… verso altri mondi .

Riproduciamo di seguito alcuni estratti dalla bellissima presentazione, riprodotta sul libretto del cd, scritta da Noemi Manzoni (URANIA RECORDS).

All’indomani dell’atterraggio dei primi astronauti sulla Luna, Giuseppe Ungaretti scrisse:

Questa è una notte diversa da ogni altra notte del mondo.

Che cosa hanno fatto veramente questi uomini? Si può dire che hanno usato violenza alla natura ribellandosi alla legge che li legava alla Terra: ma si può dire allo stesso tempo che hanno saputo trovare altre leggi nascoste in un più lontano segreto della natura, e che hanno saputo sfruttarle con la loro intelligenza per appagare il loro bisogno di conoscere. Ogni uomo ha desiderato da sempre conquistare la Luna.

Basterà rileggere le pagine più antiche di ogni cultura per trovare questo richiamo perenne.

Oggi è stato raggiunto l’irraggiungibile, ma la fantasia non si fermerà. La fantasia ha sempre preceduto la storia come una splendente avanguardia.

Continuerà a precederla…Gli uomini continueranno a vedere la Luna così come appare dalla Terra, anche se la sua conoscenza fisica e scientifica potrà essere approfondita o modificata. Ma per gli effetti ottici che ha sulla Terra, la Luna rimarrà sempre per i poeti, e penso anche per l’uomo qualunque, la stessa Luna.

“Sognando lo Spazio” è un racconto antico, atavico nella natura stessa dell’uomo e riecheggiato in ogni cultura abbia mai alzato gli occhi al cielo. Lo spazio come misterioso ventre di vita, le stelle i pendoli del tempo. Un tempo e uno spazio informi e senza età, da cui si animano le più ancestrali forme umane dell’amore, della superstizione e della ricerca dell’ignoto. In seno a questi istinti prende forma il mito, in una narrazione investita di sacralità e a cui hanno attinto poeti, pittori, musicisti fin da quanto la madre Terra ha memoria dei giorni. Ed è proprio questo il racconto che ci propone Space Renaissance nel nostro CD, calcando la superficie della luna, l’illusione della magia, la forza del mito ed infine la visione della fantascienza, attraverso una narrazione incentrata sull’Uomo: dal mondo antico ai nostri giorni, fino ad arrivare ad un Umanesimo per il futuro.

La preghiera alla dea Luna della sacerdotessa Norma viene proposta nella versione per flauto e pianoforte tratta dalla partitura originale di Bellini. Nel Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy, tutt’ora citato come emblema di una nuova arte, vi è un corteggiamento tutto terreno, che riecheggia in musica lo spirito suggestivo dell’omonimo poemetto di Mallarmé. Nella trascrizione di Gustave Samazgeuilh il flauto diventa il soggetto centrale, incarnandosi nella figura del Fauno e avvolgendosi come un amante nei giochi e nel piacere immaginario descritto dal pianoforte. L’eco di un mondo antico e mistico si reinterpreta anche nel Chant de Linos. Come annota lo stesso Jolivet nella partitura: Il Chant de Linos era, nell’antichità greca, una varietà di trenos: un lamento funebre, un pianto interrotto da grida e danze. Scritto nel 1944 per flauto e pianoforte, il Chant de Linos è il brano che rispecchia maggiormente la poetica del nostro CD. Ritroviamo, ancora negli scritti di Jolivet: “(La mia ambizione musicale è)… ricreare l’antico senso originale della musica come espressione magica ed incantatoria della religiosità delle comunità degli uomini. La musica dovrebbe essere la manifestazione sonora direttamente in relazione con il sistema cosmico universale.

Di questo cd siamo particolarmente orgogliosi: Space Renaissance Italia ha infatti contribuito alla sua produzione, ed il nostro logo fa bella mostra di sè nel libretto!

Grazie Tim! Grazie Elena, Direttore Artistico di Space Renaissance, che sta già pensando a nuovi progetti, per il 2016 ed oltre.. .

Il CD è disponibile sul negozio elettronico di Space Renaissance Italia, al prezzo di lancio di 10 Euro.

Posted by ADRIANO AUTINO in Blog, News
La macchina della guerra, e una proposta per fermarla o meglio trasformarla

La macchina della guerra, e una proposta per fermarla o meglio trasformarla

di Alberto Cavallo

Pagina pubblicata il 1° gennaio 2016, sul sito di Eurinome (http://www.eurinome.it/macchina_guerra.html#alternativa)

Abstract

Il mondo sembra avviato ad una nuova fase di conflitti aperti. Anche Sua Santità papa Francesco ha affermato che è in corso una terza guerra mondiale a pezzi, ad esempio lo si cita qui. Alcuni prevedono una vera e propria terza guerra mondiale con tanto di scambi di bombardamenti atomici. Alcuni forse la desiderano. Chi vuole la guerra, che di per sé dovrebbe essere indesiderabile per ogni persona con un minimo di buon senso, e che cosa possiamo fare perché invece il concetto stesso di guerra diventi improponibile?

Eliminare i conflitti è uno scopo nobile e necessario, nessuno lo può negare. Liberare l’umanità dallo spettro della guerra deve essere un impegno di tutti, senza il quale il progresso tecnico ci porterà soltanto a maggiori sofferenze e distruzioni.
Il mondo sta affrontando altre emergenze, prima fra tutte il deterioramento dell’ambiente e l’esaurimento delle risorse che ci servono per vivere. Non concordo con chi parla di “salvare il pianeta”, perché il pianeta non corre nessun rischio (per ora non ci sono corpi celesti in arrivo tanto grandi da poterlo distruggere), siamo NOI che lo corriamo! Per questo è corretto usare la parola mondo, che indica il nostro ambiente di vita in tutti i suoi aspetti, naturali e sociali, e non pianeta, che indica un oggetto fisico. I problemi ambientali potranno diventare presto causa di conflitti, e con tutte quelle armi che continuiamo a produrre il risultato sarà drammatico, ne vediamo già l’inizio. L’ambiente in cui viviamo è sempre più deteriorato, con grave danno per noi e per gli altri abitanti del pianeta, a cui peraltro stiamo sottraendo tutto lo spazio vitale.
Ma non possiamo realisticamente cancellare un sistema industriale delle dimensioni di quello delle armi. La risposta può essere soltanto quella di trovare un’alternativa adatta, che consenta di riconvertire un settore industriale in un altro conservando il possibile ma ponendo fine all’assurda produzione di armi rivolte contro nessuno, ma che prima o poi si usano contro qualcuno. Se valutiamo le aziende del settore, vediamo che hanno in comune la tecnologia avanzata, soprattutto in campo aerospaziale. L’alternativa alle armi che possiamo proporre seriamente ora e per subito è una: l’espansione civile nello spazio esterno! Non sto parlando di esplorazione o di scienza pura, sto parlando di espansione economica ed anche abitativa nello spazio esterno, quella che oggi è perseguita non dalle agenzie ma dai soggetti privati.

Leggi l’intero articolo qui: http://www.eurinome.it/macchina_guerra.html

Indice

  • Nota introduttiva: complotti e no (http://www.eurinome.it/macchina_guerra.html#complotti)
  • Il complesso industriale militare (http://www.eurinome.it/macchina_guerra.html#complesso)
  • L’industria militare oggi (http://www.eurinome.it/macchina_guerra.html#industria)
  • Quale alternativa?
Posted by ADRIANO AUTINO in Blog, News, News
“La Nascente Industria del Volo Spaziale Civile”, un reportage dalla conferenza

“La Nascente Industria del Volo Spaziale Civile”, un reportage dalla conferenza

Il 7 Ottobre 2015, al Politecnico di Torino, con la sapiente regia di Antonio Lo Campo, si e’ svolta la conferenza “La Nascente Industria del Volo Spaziale Civile”, l’evento più importante tra quelli organizzati da Space Renaissance Italia nel 2015, per il quale l’associazione, chapter italiano di Space Renaissance International, non ha lesinato alcun sforzo, con la collaborazione dell’associazione studentesca AESA, di diversi professori e dell’associazione Polincontri Classica, che ha reso possibile la rappresentazione del concerto “Magia e Mito, sognando lo Spazio”, che ha chiuso la conferenza.

Il risultato, per una conferenza di questo tipo, e’ stato veramente esaltante. Quasi 300 persone, per l’80% studenti, hanno affollato l’aula magna del Politecnico, apprezzando molto gli interventi che si sono succeduti nel pomeriggio.

La formula sviluppata da SR Italia, fin dal congresso del 2014 e prima ancora (Napoli, Città della Scienza, nel 2013), di presentare contenuti tecnico-scientifici, filosofici, ed artistici, si è rivelata ancora una volta vincente, e molto attrattiva per i giovani, che sono il referente principale di Space Renaissance.

Il tempo dedciato gli interventi, 30 minuti, leggermente superiore ai canonici 20 concessi abitualmente nei simposi spaziali, ha permesso qualche approfondimento in piu’, che non guasta, in ambienti accademici, senza diventare pesante.

Chi ha veramente conquistato l’uditorio è stato Enrico Dini, CEO di D-Shape, il gruppo che da quindici anni sviluppa tecnologie di stampa 3D per l’edilizia, ed è protagonista, insieme all’architetto Norman Foster, del programma ESA di costruzione di un habitat lunare, nell’ambito del programma Moon 2020-2030. Tutti interessatissimi ed entusiasti di questa storia tutta italiana, di come da un idea e dalla competenza possano derivare straordinari risultati, insegnando inoltre cosa voglia dire veramente interdisciplinarietà in un progetto.

Molta attenzione ha riscosso anche l’intervento di Lanfranco Zucconi, che è stato considerato una splendida introduzione alla giornata, riportando dati attuali ed accurati sulla reale consistenza del mercato e dell’industria spaziale nel mondo, e tracciando un quadro delle opportunità di ingresso nel settore da parte dei giovani.

Grande interesse ha riscosso Franco Fossati, di Aviospace che, oltre a sviluppare un’escursus  sull’enorme varietà di attività svolte da Aviospace proprio a Torino, ha illustrato una panoramica delle problematiche aperte, relativamente al volo spaziale umano — assenza di gravità, protezione dalle radiazioni dure, protezione dalle micrometeoriti, necessità di rigenerare acqua ed aria — che necessitano soluzioni più avanzate, nel momento in cui si desidera accelerare l’evoluzione verso il trasporto di passeggeri civili nello spazio.

Estremamente graditi anche l’intervento, di grande valore divulgativo, di Maria Antonietta Perino ed il seguito, più tecnico del suo collega Roberto Angelini. Marco Bevilacqua, De Orbit, ha riportato dati aggiornati sui detriti orbitali, e sulla vera e propria minaccia che rappresentano per l’astronautica in generale, e sulle tecnologie di rimozione e neutralizzazione dei satelliti in disuso.

Applaudita a lungo e con convinzione la relazione di Adriano Autino, che ha discusso l’estrema urgenza, per una civiltà che ha raggiunto i sette miliardi e mezzo di cittadini, di espandersi oltre i limiti del proprio pianeta madre, rischiando l’implosione. Autino ha proposto un confronto paradigmatico tra il concetto di esplorazione spaziale e quello di espansione nello spazio, mettendo il luce la limitatezza, ai fini sociali, del programma di esplorazione, se dovesse restare l’unico impegno. Lo stesso programma di esplorazione, qualora non si sviluppasse in tempi brevi la grande rivoluzione economica e culturale che deriverebbe dall’industrializzazione dello spazio geo-lunare, finirebbe probabilmente per non essere più sostenibile, ha concluso Autino, in un contesto sociale chiuso, dove le crisi ricorrenti ed i conflitti crescenti porterebbero ancora di più a concentrare la spesa pubblica sull’impegno militare.

Avvicinandosi ormai il 2016, Space Renaissance si sta preparando ad un impegno ancora più grande ed importante: il secondo congresso mondiale, in collaborazione con Lifeboat Foundation ed altre importanti entità del mondo spaziale e non, che non si mancherà di comunicare non appena gli accordi saranno perfezionati. Il tema del congresso è, significativamente, “Space, Not War!” (spacenotwar.space). Lo spazio rappresenta, infatti la sola alternativa concreta alla prospettiva crescente della guerra globale, per almeno le seguenti ragioni: l’espansione nello spazio assicura uno sviluppo industriale ed economico senza precedenti, diminuendo conseguentemente la paura sociale, e la propensione alla “risoluzione” violenta dei contrasti; l’astronautica fornisce mezzi più efficienti per mantenere la pace e la sicurezza sulla superificie della Terra. E, più importante di tutte le altre ragioni, fornisce una risposta culturale di altissimo livello al terrorismo, una risposta di speranza e di fiducia che è assolutamente necessaria ed urgente, oltre alla inevitabile risposta militare.

Il concerto “Magia e Mito, Sognando lo Spazio”, eseguito da Elena Cecconi (direttore artistico di Space Renaissance) al flauto e Tim Carey al pianoforte, ha chiuso ad altissimo livello artistico e culturale la giornata. Un programma veramente di grande effetto, che percorre un sentiero ideale lungo il filo conduttore umanista, attraverso Jolivet e la sua Chant de Linos, scritta nel 1944, sotto l’influenza di grandi geni visionari quali Breton, Dali’, Picasso, in cui si avverte la drammaticita’ di Guernica ed il tuono dei primi razzi capaci di uscire dall’atmsofera. Jolivet, definito musicista precursore del nuovo umanesimo, parla infatti esplicitamente di utilizzare la musica per avvicinare l’uomo al Cosmo… Il percorso musicale inanella una magia dietro l’altra… Undine, di Reineke, Paola Devoti con la sua stupenda e stupefacente Dreaming Land, per proseguire con il sogno lunare di Howard Buss, e per finire con John Williams, “Across the Stars”, uno dei temi principali di Star Wars,che finalmente ci porta nel luogo da cui siamo partiti, lo spazio, con la Norma di Bellini, che invoca la Luna.

Qui potete trovare i link a tutte le riprese video della conferenza.

Adriano V. Autino, 08 Novembre 2015

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È ora possibile iscriversi e proporre un proprio abstract al congresso “Space, Not War!” che si terrà dal 6 al 9 Luglio 2016, presso il Mercure Hotel di Roma:

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Posted by ADRIANO AUTINO in Blog, Blog, News