Miriam Viscomi

TERZO CONGRESSO NAZIONALE di Space Renaissance Italia – Università di Catanzaro 13 e 14 Giugno 2025

TERZO CONGRESSO NAZIONALE di Space Renaissance Italia – Università di Catanzaro 13 e 14 Giugno 2025

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Dopo il primo Congresso Nazionale, tenutosi nel 2014 presso il Politecnico di Milano ed il secondo, svoltosi  all’Istituto INAF di Bologna nel 2018, Space Renaissance Italia ha iniziato la preparazione del suo terzo Congresso “Economia cislunare e sviluppo civile dello spazio, il ruolo chiave dell’Italia”, che si terrà il 13 e 14 giugno 2025 nella sede dell’ Università Magna Grecia di Catanzaro.In uno scenario mondiale caratterizzato da crisi economiche ed ambientali, cui si aggiungono crescenti conflitti e guerre devastanti, lo sviluppo civile dello spazio appare come strategia unica ed essenziale, capace di rovesciare le tendenze devolutive ed implosive, e di rimettere la civiltà saldamente sulla strada dell’evoluzione e dello sviluppo sostenibile.È ormai chiaro che i più di otto miliardi di cittadini del Pianeta Terra non hanno alcuna prospettiva di sviluppo sostenibile, rimanendo chiusi entro i limiti del nostro mondo come lo abbiamo conosciuto sinora. L’avvento dei lanciatori riutilizzabili – ormai di uso comune da 10 anni – ha innescato una vera rivoluzione nel settore aerospaziale, determinando una costante diminuzione dei costi di qualsiasi missione spaziale, ed aprendo così il mercato a migliaia di nuove aziende, che trovano nello sviluppo civile dello spazio un orizzonte di crescita che oggi non viene offerto da nessun altro settore.

L’eccellenza della ricerca spaziale italiana ha già posizionato il nostro paese tra i leader europei e mondiali, non solo in settori tradizionali, quali le tecnologie satellitari di comunicazione ed osservazione della terra, ma anche nel settore dell’esplorazione, contribuendo alla realizzazione di moduli della ISS, ed oggi del Gateway Lunare, di missioni automatizzate ai limiti del Sistema Solare, fino ai piccoli lanciatori a basso costo, alle tecnologie di de-orbiting dei satelliti al termine del ciclo di vita, ed iniziative di ricerca per la protezione dalle radiazioni solari e cosmiche, al miglioramento delle condizioni di rientro in atmosfera, e tante altre.

Le tematiche che i nostri esperti discuteranno hanno tutte l’obiettivo di configurare nello spazio una zona di comfort per l’essere umano, tenendo conto delle criticità che la vita nello spazio comporta. La Terra è un corpo celeste immerso nel cosmo, sul quale si sono determinate le condizioni per la nascita e la sopravvivenza della vita, compresa un’atmosfera respirabile ed uno scudo magnetico, a schermare le letali radiazioni provenienti dal sole e dallo spazio cosmico. Quando si delinea l’espansione della civiltà nello spazio come strada obbligata per gli oltre miliardi di cittadini terrestri, occorre sviluppare quanto necessario per proteggere la vita e la salute degli umani e di altre forme di vita che porteremo con noi, negli habitat spaziali. Occorre risolvere il problema dei detriti orbitali, per permettere la navigazione spaziale, ed anche per trarre profitto dall’enorme quantità di materiali in orbita. L’uomo dovrà avere protezione, i diritti umani dovranno essere garantiti, da tutti i punti di vista, aggiornando il sistema normativo spaziale. Mentre lo sviluppo spaziale, rilanciando lo sviluppo economico e culturale, costituirà un formidabile fattore di sostegno per il mantenimento e l’allargamento dei diritti umani sulla Terra.

L’energia è un fattore centrale per lo sviluppo sostenibile. Lo sviluppo spaziale civile può contribuire a risolvere il problema della enorme crescita della domanda di energia elettrica, determinata dai grandi data server per l’intelligenza artificiale, la moneta elettronica e la mobilità elettrica. Delocalizzare le grandi data farm in orbita, nello spazio cislunare e sulla luna, potrebbe essere una soluzione, per diminuire la crescente domanda energetica terrestre, e rendere quindi possibile una vera transizione verde, senza penalizzare il grande sviluppo culturale portato dalle tecnologie emergenti?

Altro grande tema: il mondo ha bisogno di pace. Lo spazio fornisce risposte, anche a questa domanda, sempre più urgente e pressante. Space Renaissance International ha proposto sia ad ARTEMIS che alla ILRS, di piantare una bandiera dell’ONU sulla Luna. I rami d’ulivo della bandiera stanno a significare la pace, e la mappa rappresenta i popoli del mondo. Il tema della pace unisce tutti, e lo spazio è un alfiere della pace, sin dagli albori dell’esplorazione spaziale: astronauti e cosmonauti hanno sempre collaborato, dall’incontro Apollo-Sojuz, alla MIR, all’ISS, anche quando sulla Terra soffiano venti di guerra, come disgraziatamente succede anche oggi.

La politica spaziale italiana ed europea è il tema centrale proposto dal Congresso. Come ci si sta attrezzando per sviluppare un veicolo riutilizzabile europeo, su che cosa stiamo lavorando nel contesto del programma ARTEMIS. Che cosa si muove, in Italia, sul tema di trasportare ed alloggiare passeggeri civili nello spazio, in contesti sia turistici che di lavoro, sullo sviluppo di habitat a gravità simulata, costruire officine orbitali per la raccolta e riutilizzo dei detriti spaziali, attività minerarie sulla luna e sugli asteroidi vicini alla Terra. Tutti temi di grande interesse ed attualità, sulla linea di partenza, in attesa febbrile del fischio di inizio: l’allunaggio di ARTEMIS e/o della ILRS. L’Italia può essere capofila in Europa e nel mondo, adottando una strategia centrata sui bisogni e sulle aspirazioni dei cittadini terrestri, i giovani che saranno cittadini, imprenditori e lavoratori degli insediamenti lunari e cislunari, in un domani ormai non così lontano.

Proporremo ai relatori anche di confrontarsi sulle grandi iniziative di Space Renaissance International, in primo luogo il 18mo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile, Spazio per tutti, sulla Terra e d oltre, da aggiungere all’agenda ONU del 2030 (i 17 SDG). Dal 2015, i razzi riutilizzabili hanno drasticamente ridotto il costo del trasporto Terra-Orbita. Questo processo sta aprendo la strada allo sviluppo civile dello spazio, a beneficio di tutti i popoli del Pianeta Terra.

5 sessioni:

  • Una bandiera dell’ONU sulla Luna! Lo sviluppo spaziale per la pace, “Così in Cielo come in Terra”
  • Energia, fattore chiave dello sviluppo sostenibile – Soluzioni spaziali, BigDataFarms@Space
  • La Terra è un corpo celeste immerso nel cosmo – La vita e la salute a Terra e nello spazio
  • La politica spaziale Italiana ed Europea – Riutilizzabili, stazioni orbitali commerciali, veicoli di trasporto passeggeri, il punto della situazione
  • I Giovani e lo Spazio – sessione aperta ai contributi degli studenti universitari e delle scuole secondarie

Registrati qui: https://spacerenaissance.space/registrazione-3-congresso-sr-italia/

IMPORTANTE!: purtroppo l’organizzazione di conferenze e congressi ha un costo! Questa volta abbiamo optato per non imporre una quota di iscrizione al Congresso, per favorire la più larga partecipazione di appassionati, studenti e giovani. Tuttavia, se comprendi il problema, e vuoi contribuire a coprire le spese del Congresso, sei il benvenuto!

Dona il tuo contributo qui: https://spacerenaissance.space/contributo-3-congresso-sr-italia/

Scarica una versione pdf del Manifesto, trasmettilo ai tuoi amici e colleghi, stampalo e mettilo in bacheca nel tuo luogo di lavoro o di studio!

 

Posted by Miriam Viscomi in Annunci programmatici, Blog, News
COMUNICATO STAMPA – SDG18 Spazio per tutti, sulla Terra e oltre: 49 Entità spaziali terranno una sessione per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 settembre 2023

COMUNICATO STAMPA – SDG18 Spazio per tutti, sulla Terra e oltre: 49 Entità spaziali terranno una sessione per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 settembre 2023

— 25.08.2023 – Per pubblicazione immediata —

Space Renaissance International (SRI) e la National Space Society (NSS), a nome di 49 organizzazioni promotrici dello spazio (l’alleanza è in crescita), ospiteranno un panel alle Nazioni Unite a New York, il 15 settembre 2023, dalle 9:30 alle 18:00, per presentare ufficialmente la loro proposta di un 18° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG), incentrato sullo sviluppo spaziale, da aggiungere all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.

Il panel (ibrido) si svolgerà nel quartiere delle Nazioni Unite, United Nations Plaza, 777 11th Floor, proprio di fronte alla sede delle Nazioni Unite.[1]

Oltre a SRI e NSS, la coalizione comprende la Mars Society, la Lifeboat Foundation, lo Human Space Program, la Moon Society, il Beyond Earth Institute, la Space Development Foundation, la EarthLight Foundation, agenzie spaziali, istituzioni educative e altre organizzazioni. L’elenco completo dei Co-promotori è disponibile online all’indirizzo: https://spacerenaissance.space/the-space18sdg-proposer-organizations/.

La proposta del 18° SDG è stata inizialmente annunciata alla 66a sessione del COPUOS delle Nazioni Unite (il 5 giugno 2023) da Karlton Johnson (a nome della NSS, di SRI e della coalizione dei Co-promotori). Il 18° SDG promuove lo sviluppo spaziale universale e sostenibile, lo spazio per tutti, sulla Terra e oltre. La coalizione promotrice dello Space 18th SDG sottolinea l’enorme significato sociale dei 17 SDG e del 2030 – una data critica e un punto di svolta fondamentale nella storia dell’umanità. Prima di questa data, devono essere intrapresi alcuni passi significativi per garantire la piena sostenibilità dello sviluppo umano, avviando l’espansione della vita, delle comunità, delle attività civili e del bioma terrestre oltre i limiti del pianeta Terra. Queste attività richiederanno un impegno globale forte e sostenibile per una strategia che faciliti e promuova la ricerca e l’impegno finanziario in grado di ridurre significativamente il costo dei veicoli spaziali e dei voli spaziali, di proteggere la vita e la salute umana nello spazio e di progettare ecosistemi chiusi con vegetazione e acqua al loro interno. Il 18° SDG proposto si concentrerà su questi e altri obiettivi, consentendo allo sviluppo spaziale di contribuire in modo significativo a migliorare lo sviluppo e la sostenibilità globali, e sollecitando tutti gli operatori interessati a fare la loro parte per vincere questa grande sfida.

Come affermato nella risoluzione delle Nazioni Unite del 1986, lo “sviluppo” è un diritto civile universale[2]. Di conseguenza[3], i terrestri devono ora collaborare con decisione per espandere la civiltà nello spazio esterno, popolando lo spazio geo-lunare e il sistema solare con comunità e attività industriali, spostando progressivamente il nostro sviluppo industriale oltre la superficie terrestre, consentendo agli ecosistemi planetari della Terra di ripristinarsi, alla fauna terrestre di ringiovanire, agli oceani di riprendersi e all’inquinamento ambientale di essere mitigato.

L’aggiunta di un 18° SDG all’Agenda 2030 per promuovere lo sviluppo sostenibile dello spazio fornirà anche informazioni urgenti ed essenziali al pubblico sulle profonde ragioni umanistiche dell’espansione della civiltà oltre la Terra.

“Space4All favorisce lo sviluppo della scienza, della tecnologia, della pace, dell’economia, dell’istruzione ed è di grande ispirazione per tutti i cittadini. La sua estensione sulla Terra e oltre è fondamentale per la sopravvivenza del nostro ecosistema, per il progresso, per un’eredità responsabile e per il Rinascimento spaziale per il nostro futuro”, afferma Bernard Foing, Presidente di Space Renaissance International.

Alfred Anzaldúa, National Space Society (NSS), membro del Board, coordinatore NSS presso UN COPUOS: “Un 18° SDG spaziale sarebbe un faro per guidare la vita terrestre nello spazio e contribuire a realizzare i 17 SDG a lungo termine. Le risorse della Terra sono limitate, mentre lo spazio e le sue risorse sono virtualmente infinite. Solo espandendo nello spazio le comunità umane e le forme di vita che ne supportano l’esistenza, potremo raggiungere la sostenibilità a lungo termine per gli esseri umani e le forme di vita di supporto ovunque, anche sulla Terra”.

Adriano V. Autino, fondatore di Space Renaissance International: “Il quinquennio 2025-2030 potrebbe essere il periodo più critico della storia dell’umanità, in cui diversi processi sociali, economici e ambientali arriveranno a un punto di rottura combinato. A fronte di tante prospettive desolanti, l’unica prospettiva in grado di dare speranza e forza psicologica alle persone di buona volontà del Pianeta Terra è quella di dare il via all’espansione della civiltà nello spazio, prima del 2030. Questo è il significato profondo dello Space 18° SDG”.

Scopri come unirti alla coalizione Space18thSDG e sostenere la proposta: https://space18thsdg.space/

Segui il Panel del 15 settembre su YouTube: https://youtube.com/live/3dyrsT5jtaM

Firma la petizione per #Space18SDG su Change.org: https://www.change.org/space18sdg

Contatti:

[1] NOTA: la sessione si svolge nel centro del quartiere ONU a New York, di fronte al Quartier Generale delle Nazioni Unite, in concomitanza con l’Assemblea Generale n. 78, 2023. La sessione non è comunque in alcun modo riconosciuta né patrocinata dall’ONU.

[2] Dichiarazione sul diritto allo sviluppo adottata il 4 dicembre 1986 dall’Assemblea Generale con la risoluzione 41/128 https://www.ohchr.org/en/instruments-mechanisms/instruments/declaration-right-development

[3] “Siamo impegnati a rendere il diritto allo sviluppo una realtà per tutti e a liberare l’intera razza umana dal bisogno”. La risoluzione, adottata dall’Assemblea Generale 55/2. Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite https://www.un.org/en/development/desa/population/migration/generalassembly/docs/globalcompact/A_RES_55_2.pdf

Posted by Miriam Viscomi in Blog, News, Press, Stampa
La vera sostenibilità – cos’è

La vera sostenibilità – cos’è

La vera sostenibilità – Cos’è?

#SPACE18SDG NEWSLETTER – 19 maggio 2023
Adriano V. Autino

Questa settimana diamo inizio as un ciclo di newsletter (tentativamente) settimanali, ognuna delle quali svilupperà un aspetto della nostra proposta di un 18° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile, da aggiungere all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. L’alleanza per #Space18SDG cresce di giorno in giorno e attualmente è composta da 22 organizzazioni, tra le quali (insieme a Space Renaissance International) alcune delle più grandi e influenti organizzazioni di promozione dello spazio: la National Space Society, la Mars Society, la Lifeboat Foundation, la Space Tourism Society, il Beyond Earth Institute, lo Human Space Program (vedi elenco completo). In questo primo numero, Adriano V. Autino, fondatore di Space Renaissance International, discute brevemente il concetto di una vera sostenibilità.

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Il concetto popolare di sostenibilità, così come viene presentato nelle narrazioni che vanno per la maggiore, si concentra principalmente sulla sostenibilità ambientale. Dal punto di vista della cosiddetta “transizione verde”, molte politiche sono concepite in base a requisiti ambientali – principalmente legati alla mitigazione del cambiamento climatico e dell’inquinamento ambientale. Tralasciando la diatriba sulle cause del cambiamento climatico (se siano esse antropiche o meno), è necessario capire la reale qualità delle misure in atto e cosa sarà necessario fare per avere successo. Innanzitutto, la sostenibilità ambientale – per quanto importante – non dovrebbe essere l’unico criterio per concepire nuove politiche. Anche la sostenibilità sociale dovrebbe essere considerata, almeno allo stesso livello di priorità. La dicitura “Sviluppo sostenibile” è stata utilizzata per formalizzare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Questo titolo non poteva non fare riferimento allo “sviluppo”, dal momento che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (nel 1986) ha approvato una dichiarazione in cui il diritto allo sviluppo è stato riconosciuto come un diritto civile universale[1].

Lo sviluppo è essenziale per contribuire al raggiungimento di tutti gli obiettivi sociali. Senza una crescita economica, qualsiasi programma di sviluppo sostenibile non avrà successo. Nonostante questa evidente condizione, tutte le politiche di “transizione verde” si limitano a coniugare il concetto di sostenibilità come una “strategia di de-crescita”, ovvero ridurre le attività umane sulla Terra per diminuire la nostra impronta ecologica sul pianeta. Questa folle strategia non affronta gli inevitabili danni collaterali: la civiltà umana decadrebbe rapidamente e imploderebbe. Inoltre, qualsiasi riduzione dello sforzo scientifico e tecnologico non risolverebbe i problemi ambientali, ma li potrebbe soltanto aggravarsi.

In secondo luogo, le misure intraprese rispondono alle esigenze, anche solo dal punto di vista ambientale? Sicuramente no. Secondo la “dottrina verde”, dovremmo ridurre gli spostamenti e utilizzare maggiormente i mezzi elettronici per comunicare, lavorare, studiare, informarci e divertirci. Eppure, la “società del web” richiede più energia elettrica, non di meno. Anche la “mobilità elettrica” aumenterà esponenzialmente la richiesta di energia. I componenti elettronici — incorporati in ogni artefatto, dalle automobili a qualsiasi dispositivo “intelligente” — richiedono enormi quantità di materie prime rare, comprese le cosiddette “terre rare”. E queste sostituiranno il petrolio, come catalizzatore di nuove “guerre delle risorse”. Lo smaltimento delle batterie esauste delle auto e di altri rifiuti tecnologici costituirà un altro grande problema, aumentando l’inquinamento ambientale. Il punto principale è che qualsiasi sviluppo industriale, se limitato ai confini della Terra, inevitabilmente aggraverà i problemi ambientali esistenti (e forse ne avvierà di nuovi!).

Naturalmente, anche altre considerazioni dovrebbero essere presenti, quando i nostri “apprendisti stregoni” iniziano a giocare con i comportamenti antropologici dell’uomo (ad esempio a proposito del “rimanere a casa”). Durante le fasi più acute della pandemia del Covid19 , abbiamo visto quanto il confinamento sociale possa essere devastante per la civiltà: tutte le nostre relazioni sociali sono rapidamente decadute, i giovani sono stati demotivati e hanno abbandonato le scuole, le persone non si sono incontrate o innamorate, e molti hanno perso l’entusiasmo di lavorare insieme. La società umana sembrava condannata. La vera sostenibilità sociale deve comprendere almeno diverse dimensioni: ambientale, sociale, economica e culturale. Il fattore comune a tutte queste dimensioni è lo sviluppo. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite lo ha riconosciuto (in teoria), ma purtroppo non è riuscita a fornire (in pratica) una strategia efficace per lo sviluppo. Tutti gli indicatori chiave dimostrano chiaramente che nessuno sviluppo sostenibile è possibile se confinato nei limiti del nostro pianeta.

Uno sviluppo veramente sostenibile è possibile solo nello spazio esterno, con l’utilizzo delle risorse lunari e degli asteroidi, il riprocessamento dei detriti orbitali e la raccolta dell’energia solare direttamente nello spazio. Si tratta di un approccio allo sviluppo “sostenibile” diverso, ma fattibile. Il 18° SDG – “Spazio per tutti, sulla Terra e oltre” – sarà un motore molto potente, che contribuirà a far progredire tutti gli altri 17 SDG.

[versione italiana a cura di Miriam Viscomi]

12 giugno 2023: Un 18° SDG: spazio per tutti, sulla Terra e oltre.

Durante il 1° evento virtuale di #Space18SDG, tutti i promotori esporranno il loro “perché” l’umanità ha bisogno di un 18° SDG. Seguite il livestream sul canale Youtube di Space Renaissance: https://youtube.com/live/A5CAyaNl7GI

Clicca qui per l’evento Facebook:https://www.facebook.com/events/768080504967832/

Firma qui la petizione #Space18SDG: https://www.change.org/space18sdg

Aggiungi la tua organizzazione al gruppo dei promotori: https://spacerenaissance.space/sign-the-18th-sdg/

Non dimenticare di sostenere Space Renaissance:

Unisciti alla comunità di Space Renaissance: https://spacerenaissance.space/membership/international-membership-registration/

Fai una donazione: https://spacerenaissance.space/donate-to-space-renaissance/

Guarda e iscriviti al canale YouTube di Space Renaissance: https://www.youtube.com/@spacerenaissance

Scarica anche una versione pdf di questa newsletter.

[1] https://www.ohchr.org/sites/default/files/Documents/Issues/Development/DeclarationRightDevelopment_en.pdf

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