Intervista di Radio Popolare di Milano ad Adriano Autino sull’uso militare dello spazio

Davide Facchini, di Radio Popolare, mi ha chiamato mentre ero in treno, per intervistarmi sui recenti sviluppi della NATO, che a dicembre riunirà i 29 Paesi membri per approvare una direttiva che annovera lo spazio come possibile teatro di guerra, accanto a terra, mare ed aria. Nel corso dell'intervista, un po' accidentata a causa delle gallerie, ho potuto dialogare con un esponente del movimento dei cambiamenti climatici: dialogo positivo, direi. Con questi ragazzi forse ci possiamo capire!

di Adriano V. Autino

Davide Facchini, di Radio Popolare, mi ha chiamato mentre ero in treno, per intervistarmi sui recenti sviluppi della NATO, che a dicembre riunirà i 29 Paesi membri per approvare una direttiva che annovera lo spazio come possibile teatro di guerra, accanto a terra, mare ed aria.
Nel corso dell’intervista, un po’ accidentata a causa delle gallerie, ho potuto dialogare con un esponente del movimento dei cambiamenti climatici: dialogo positivo, direi. Con questi ragazzi forse ci possiamo capire!
Devo comunque rettificare una mia inesattezza: per quanto riguarda la firma e la ratifica dei trattati. 
Gli Stati Uniti furono infatti uno dei paesi promotori dell’Outer Space Treaty: aperto alla sottoscrizione dai tre paesi depositari — Stati Uniti, Regno Unito, ed Unione Sovietica — ad oggi il trattato è stato firmato e ratificato da 109 paesi, mentre altri 23 paesi l’hanno sottoscritto ma non ancora ratificato.
Il trattato che non fu mai sottoscritto dagli USA e da molti altri Paesi, di fatto abortito, è un trattato successivo, il Moon Treaty del 1979, che puntava ad introdurre norme ancora più restrittive sull’uso della Luna e dello spazio.
Un altro trattato che non è stato firmato dagli Stati Uniti è il Comprehensive Nuclear test ban Treaty, che bandisce specificatamente le armi nucleari.
Vedere anche questo articolo del 2017, 50mo anniversario della firma dell’Outer Space Treaty.

Posted by ADRIANO AUTINO