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La Risoluzione Finale del 3° Congresso Nazionale di Space Renaissance Italia – 13-15 Giugno 2025

Terzo Congresso Nazionale di Space Renaissance Italia, riunitosi il 13, 14 e 15 Giugno 2025 presso l’Università Magna Græcia di Catanzaro

Risoluzione Finale

Il Terzo Congresso Nazionale di Space Renaissance Italia, riunitosi il 13, 14 e 15 Giugno 2025 presso l’Università Magna Græcia di Catanzaro, in chiusura dei lavori esprime le seguenti raccomandazioni. Richiediamo con forza l’immediato Cessate il Fuoco in tutte le guerre in corso, liberazione immediata di tutti gli ostaggi e prigionieri, ed apertura agli aiuti umanitari per tutte le popolazioni stremate ed affamate dalla guerra. Si converta l’intera industria bellica in industria astronautica civile, salvaguardando i posti di lavoro, finalizzati non più alla morte, ma alla vita.

Richiediamo con forza il pieno riconoscimento dei valori umani e dei diritti civili universali: dignità e rispetto per la vita, amore per la vita, per una politica di pace, rispetto e collaborazione. Che la tradizione di collaborazione ed amicizia nello spazio sia presa come esempio e modello. L’intelligenza – umana o artificiale – non sarà sufficiente, senza il cuore e la compassione.

Proponiamo a chiunque metta piede sulla Luna, nel prossimo futuro, di piantare una bandiera dell’ONU sul territorio lunare, come simbolo di pace e di unità del genere umano nell’affrontare la più grande impresa di tutti i tempi, l’inizio dell’espansione civile nello spazio.

Le ragioni per le quali l’espansione nello spazio è necessaria sono molteplici. In primo luogo, l’uso di risorse, incluso il suolo, le fonti energetiche, le capacità di rigenerazione della biosfera terrestre, ha superato la capacità di supporto del pianeta Terra. Espandendosi nel Sistema Solare, la civiltà avrà accesso a risorse virtualmente infinite, per consentire lo sviluppo di decine di miliardi di persone.

Il nostro Congresso ha confermato la priorità, già individuata nel Terzo Congresso Mondiale di Space Renaissance International (2021), della Protezione della vita e della salute nello spazio. Diversi interventi hanno messo in luce gli effetti, anche permanenti, della microgravità e delle radiazioni cosmiche e solari sulla salute, anche riproduttiva. Ciò rende indispensabile un’accelerazione degli studi per sviluppare tecnologie e metodologie di protezione dalle radiazioni, ed un inizio immediato della sperimentazione della gravità simulata, mettendo in orbita strutture rotanti abitabili.

Altrettanta attenzione prioritaria dovrà essere dedicata a sistemi e metodi di supporto alla vita nello spazio, sia per missioni di lunga durata che per primi insediamenti di comunità spaziali. Come evidenziato da diversi interventi in tema di coltivazione di cibo nello spazio e sviluppo di ambienti che riproducano, sia pure in maniera inizialmente limitata, il bioma terrestre.

In materia medica e psicologica nello spazio, notiamo che, per andare a vivere nello spazio, occorre averne consapevolezza, ed attrezzarsi in modo adeguato, cominciando a pensare a programmi di preparazione all’insediamento, non solo a missioni astronautiche.

In tema di politica spaziale Italiana ed Europea, occorre identificare i settori industriali con possibilità di sviluppo e crescita, quali la logistica, il cloud computing, i sistemi di supporto e protezione della vita nello spazio.

La semplificazione dei processi autorizzativi e la rimozione degli ostacoli all’innovazione dovrebbero essere ai primi posto nell’agenda del governo, unitamente a meccanismi di finanziamento delle piccole/medie imprese, anche extra-bancari (venture capital, business angels, ecc…).

Indichiamo inoltre, per l’Europa, la necessità di mettersi al passo con le soluzioni tecniche per sistemi di lancio riutilizzabili, anche pe quanto riguarda i detriti orbitali, da cui occorre iniziare a bonificare l’orbita ed iniziarne il riutilizzo in chiave industriale.

Considerando che in Italia i tre quarti della space economy sono costituiti da piccole imprese, il fondo per le attività spaziali dovrebbe adottare pratiche maggiormente analitiche, aumentando l’attenzione per le peculiarità, le specialità ed i punti di eccellenza delle diverse imprese.

Il Congresso ha inoltre espresso interesse per gli aspetti legali delle attività spaziali, in particolare l’uso e la proprietà di risorse locali estratte, e la necessità più generale, per la comunità giuridica, di affiancare il processo di espansione, più che di precederlo, esprimendo regole improntate non già alla militarizzazione ma alla protezione dei beni pubblici (come l’aria, il mare e il suolo sulla Terra) ed al rispetto dell’altro e dell’ambiente.

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Space Renaissance Italia annuncia il terzo Congresso Nazionale, “Economia cislunare e sviluppo civile dello spazio, il ruolo chiave dell’Italia”

Space Renaissance Italia annuncia il terzo Congresso Nazionale, “Economia cislunare e sviluppo civile dello spazio, il ruolo chiave dell’Italia”

COMUNICATO STAMPA – PER PUBBLICAZIONE IMMEDIATA

Catanzaro, 22 Maggio 2025

Dopo i congressi del 2014 al Politecnico di Milano e del 2018 all’INAF di Bologna, Space Renaissance Italia annuncia il terzo Congresso Nazionale, “Economia cislunare e sviluppo civile dello spazio, il ruolo chiave dell’Italia”, che si terrà sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo il 13-14 Giugno 2025 presso l’Università “Magna Græcia” di Catanzaro.

In un mondo segnato da crisi economiche, ambientali e guerre, lo sviluppo civile dello spazio si presenta come strategia fondamentale per rilanciare l’evoluzione e la sostenibilità della civiltà. I lanciatori riutilizzabili, ormai realtà da un decennio, hanno ridotto drasticamente i costi delle missioni spaziali, aprendo il mercato ad opportunità ed iniziative imprenditoriali.

L’Italia, storicamente protagonista nella ricerca spaziale, contribuisce con tecnologie avanzate a 360°, dalla ISS al Gateway Lunare, fino allo sviluppo di habitat spaziali sicuri per l’uomo.

Il Congresso affronterà temi chiave come: la sostenibilità energetica terrestre e spaziale, data center orbitali, diritti umani nello spazio, detriti orbitali, e ruolo dello sviluppo civile nello spazio come strumento di pace.

Nella propria capacità di osservatore presso il COPUOS (Committee for the Peaceful Uses of Outer Space, Nazioni Unite, Vienna) Space Renaissance propone un 18° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile: “Spazio per tutti, sulla Terra e oltre”, da integrare nell’agenda ONU 2030. Al Consorzio ARTEMIS ed alla International Lunar Research Station viene inoltre proposto di piantare una bandiera dell’ONU sulla Luna, durante le prossime missioni lunari, accanto alle bandiere nazionali.

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COMUNICATO STAMPA – SDG18 Spazio per tutti, sulla Terra e oltre: 49 Entità spaziali terranno una sessione per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 settembre 2023

COMUNICATO STAMPA – SDG18 Spazio per tutti, sulla Terra e oltre: 49 Entità spaziali terranno una sessione per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 settembre 2023

— 25.08.2023 – Per pubblicazione immediata —

Space Renaissance International (SRI) e la National Space Society (NSS), a nome di 49 organizzazioni promotrici dello spazio (l’alleanza è in crescita), ospiteranno un panel alle Nazioni Unite a New York, il 15 settembre 2023, dalle 9:30 alle 18:00, per presentare ufficialmente la loro proposta di un 18° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG), incentrato sullo sviluppo spaziale, da aggiungere all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.

Il panel (ibrido) si svolgerà nel quartiere delle Nazioni Unite, United Nations Plaza, 777 11th Floor, proprio di fronte alla sede delle Nazioni Unite.[1]

Oltre a SRI e NSS, la coalizione comprende la Mars Society, la Lifeboat Foundation, lo Human Space Program, la Moon Society, il Beyond Earth Institute, la Space Development Foundation, la EarthLight Foundation, agenzie spaziali, istituzioni educative e altre organizzazioni. L’elenco completo dei Co-promotori è disponibile online all’indirizzo: https://spacerenaissance.space/the-space18sdg-proposer-organizations/.

La proposta del 18° SDG è stata inizialmente annunciata alla 66a sessione del COPUOS delle Nazioni Unite (il 5 giugno 2023) da Karlton Johnson (a nome della NSS, di SRI e della coalizione dei Co-promotori). Il 18° SDG promuove lo sviluppo spaziale universale e sostenibile, lo spazio per tutti, sulla Terra e oltre. La coalizione promotrice dello Space 18th SDG sottolinea l’enorme significato sociale dei 17 SDG e del 2030 – una data critica e un punto di svolta fondamentale nella storia dell’umanità. Prima di questa data, devono essere intrapresi alcuni passi significativi per garantire la piena sostenibilità dello sviluppo umano, avviando l’espansione della vita, delle comunità, delle attività civili e del bioma terrestre oltre i limiti del pianeta Terra. Queste attività richiederanno un impegno globale forte e sostenibile per una strategia che faciliti e promuova la ricerca e l’impegno finanziario in grado di ridurre significativamente il costo dei veicoli spaziali e dei voli spaziali, di proteggere la vita e la salute umana nello spazio e di progettare ecosistemi chiusi con vegetazione e acqua al loro interno. Il 18° SDG proposto si concentrerà su questi e altri obiettivi, consentendo allo sviluppo spaziale di contribuire in modo significativo a migliorare lo sviluppo e la sostenibilità globali, e sollecitando tutti gli operatori interessati a fare la loro parte per vincere questa grande sfida.

Come affermato nella risoluzione delle Nazioni Unite del 1986, lo “sviluppo” è un diritto civile universale[2]. Di conseguenza[3], i terrestri devono ora collaborare con decisione per espandere la civiltà nello spazio esterno, popolando lo spazio geo-lunare e il sistema solare con comunità e attività industriali, spostando progressivamente il nostro sviluppo industriale oltre la superficie terrestre, consentendo agli ecosistemi planetari della Terra di ripristinarsi, alla fauna terrestre di ringiovanire, agli oceani di riprendersi e all’inquinamento ambientale di essere mitigato.

L’aggiunta di un 18° SDG all’Agenda 2030 per promuovere lo sviluppo sostenibile dello spazio fornirà anche informazioni urgenti ed essenziali al pubblico sulle profonde ragioni umanistiche dell’espansione della civiltà oltre la Terra.

“Space4All favorisce lo sviluppo della scienza, della tecnologia, della pace, dell’economia, dell’istruzione ed è di grande ispirazione per tutti i cittadini. La sua estensione sulla Terra e oltre è fondamentale per la sopravvivenza del nostro ecosistema, per il progresso, per un’eredità responsabile e per il Rinascimento spaziale per il nostro futuro”, afferma Bernard Foing, Presidente di Space Renaissance International.

Alfred Anzaldúa, National Space Society (NSS), membro del Board, coordinatore NSS presso UN COPUOS: “Un 18° SDG spaziale sarebbe un faro per guidare la vita terrestre nello spazio e contribuire a realizzare i 17 SDG a lungo termine. Le risorse della Terra sono limitate, mentre lo spazio e le sue risorse sono virtualmente infinite. Solo espandendo nello spazio le comunità umane e le forme di vita che ne supportano l’esistenza, potremo raggiungere la sostenibilità a lungo termine per gli esseri umani e le forme di vita di supporto ovunque, anche sulla Terra”.

Adriano V. Autino, fondatore di Space Renaissance International: “Il quinquennio 2025-2030 potrebbe essere il periodo più critico della storia dell’umanità, in cui diversi processi sociali, economici e ambientali arriveranno a un punto di rottura combinato. A fronte di tante prospettive desolanti, l’unica prospettiva in grado di dare speranza e forza psicologica alle persone di buona volontà del Pianeta Terra è quella di dare il via all’espansione della civiltà nello spazio, prima del 2030. Questo è il significato profondo dello Space 18° SDG”.

Scopri come unirti alla coalizione Space18thSDG e sostenere la proposta: https://space18thsdg.space/

Segui il Panel del 15 settembre su YouTube: https://youtube.com/live/3dyrsT5jtaM

Firma la petizione per #Space18SDG su Change.org: https://www.change.org/space18sdg

Contatti:

[1] NOTA: la sessione si svolge nel centro del quartiere ONU a New York, di fronte al Quartier Generale delle Nazioni Unite, in concomitanza con l’Assemblea Generale n. 78, 2023. La sessione non è comunque in alcun modo riconosciuta né patrocinata dall’ONU.

[2] Dichiarazione sul diritto allo sviluppo adottata il 4 dicembre 1986 dall’Assemblea Generale con la risoluzione 41/128 https://www.ohchr.org/en/instruments-mechanisms/instruments/declaration-right-development

[3] “Siamo impegnati a rendere il diritto allo sviluppo una realtà per tutti e a liberare l’intera razza umana dal bisogno”. La risoluzione, adottata dall’Assemblea Generale 55/2. Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite https://www.un.org/en/development/desa/population/migration/generalassembly/docs/globalcompact/A_RES_55_2.pdf

Posted by Miriam Viscomi in Blog, News, Press, Stampa