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Un’istigazione al coraggio di intraprendere

Un’istigazione al coraggio di intraprendere

di Adriano V. Autino

Dopo le elezioni del 4 marzo è difficile formulare qualsiasi previsione politica. Quale che sia il governo che si formerà, o che non si formerà, una cosa è certa: dopo tanti anni che potremmo definire privi di un governo e di una politica di sviluppo industriale, nel nostro paese servono più che mai imprenditori coraggiosi. Siamo quindi decisi a portare avanti una forte azione di promozione pubblica, e di lobbying verso i ministeri della ricerca e dell’industria. La mozione che voteremo al congresso del 18 e 19 maggio esprimerà le nostre indicazioni programmatiche di politica industriale, evidenziando il settore new space come punta di diamante di un processo rinascimentale quanto mai immanente ed urgente anche e soprattutto nel nostro paese.

Potevamo aspettarci che l’impulso e la carica dirompente di questo processo venisse da una politica cotta e ribollita ormai da tempo? Probabilmente ci siamo illusi troppo a lungo. Il rinascimento può nascere soltanto dal cuore progressista ed innovatore del nostro paese, un cuore che continua a battere impetuoso, nonostante la realtà deprimente dello strato politico della nostra società.

Una prova? La preparazione del congresso “Officine Orbitali” procede alla grande! Il programma degli interventi  è ora completo, ed il Call for Papers è quindi chiuso, pochi giorni dopo la deadline! È ancora possibile, invece, presentare proposte per lo spazio espositivo, ed ovviamente iscriversi per partecipare.

Ma come si svolgerà il congresso?

Come potete vedere dal programma, ora online, ogni sessione ospiterà, alla fine, una minitavola rotonda, che permetterà agli oratori di discutere tra di loro, ed al pubblico di fare le proprie domande o commenti sui temi che ci stanno a cuore: portare l’Italia in posizione di leadership del rinascimento spaziale, dare impulso alla validazione delle tecnologie abilitanti per l’espansione civile nello spazio geo-lunare, comprendere come portare la vita nell’ecologia del sistema solare, discutere i requisiti di un sistema giuridico spaziale, adatto a regolare e sostenere le attività commerciali nello spazio.

Il comitato organizzatore ce la sta mettendo tutta per fare di questo congresso un evento visibile di forte… istigazione ad avere coraggio ed intraprendere, in un contesto generaletutt’altro che certo. Una cosa però la sappiamo bene: se non saranno gli imprenditori visionari a riprendere la guida di uno sviluppo industriale deciso e lungimirante, gli scenari peggiori saranno i più probabili. Gli esempi positivi non sono tanti, ma ci sono: Elon Musk, col suo obiettivo di colonizzazione di Marte, Jeff Bezos, che ha un piano di rilocazione industriale nello spazio geo-lunare,  e fra l’altro sta costruendo un orologio destinato  a funzionare autonomamente per 10.000 anni (TG3 Leonardo del 12 marzo).

Nel primo giorno del nostro congresso discuteremo, con il coordinamento di Giovanni Caprara, i futuri scenari dell’industria spaziale italiana, con Lanfranco Zucconi (AIPAS), Gaetano Bergami , presidente del Cluster Aerospaziale dell’Emilia Romagna. Con l’attenta regia di Stefano Ferretti (ESPI) e di Giacomo CAO (DASS) si parlerà di recupero e riutilizzo dei detriti e rottami spaziali, come costruire infrastrutture ed habitat orbitali e cislunari, tecniche di coltivazione idroponica, il progetto del villaggio lunare e le iniziative di sostegno alle startup new space. Secondo la ormai consolidata tradizione di Space Renaissance, che considera l’arte uno dei linguaggi essenziali del rinascimento, insieme alla scienza ed alla filosofia, potremo inoltre assistere ad un fantastico recital per flauto solo e voce recitante, con Elena Cecconi e Noemi Manzoni. Alla sessione partecipano, tra gli altri, Luca Rossettini (CEO D ORBIT), Francesca De Crescenzio (Università di Bologna), Guglielmo Aglietti (Direttore Surrey Space Centre, UK), Enrico Dini (D SHAPE).

Il secondo giorno, coordinati da  Alfredo Roma, discuteremo gli aspetti legali dell’espansione civile nello spazio, partendo dall’Outer Space Treaty — di cui abbiamo celebrato il cinquantesimo anniversario lo scorso ottobre 2017 — e dal Diritto Marittimo Internazionale. Con Marco Ferrazzani dell’ESA, Anna Masutti dell’Università di Bologna, Carlo Golda dell’Università di Genova, ed altri. La sessione Ecologia Cosmica, presieduta da Luigina Feretti (INAF IRA), esplorerà i temi estremamente interessanti delle tecniche di protezione dalle radiazioni cosmiche, dello sviluppo della vita al di fuori dell’ambiente terrestre, dell’osservazione e catalogazione dei detriti spaziali. Tra gli oratori Germano Bianchi (INAF), Stelio Montebugnoli (INAF), Leopoldo Benacchio (INAF Padova), Enrico Feoli (Università di Trieste), Barbara Cavalazzi (Università di Bologna). Ed ancora, una piccola sessione di arte rinascimentale e futurista, che ospiterà le performance di  Roby Guerra, poeta futurista, ed Arnaud Ducharne, regista cinematografico.

Siamo piuttosto orgogliosi di come abbiamo lavorato per mettere insieme il programma! Un grazie molto sentito va a Stefano Ferretti dell’European Space Policy Institute di Vienna, Alfredo Roma ex-responsabile italiano del progetto Galileo, Luigina Feretti dell’INAF, che hanno dato un contributo fondamentale alla costruzione ed organizzazione dei diversi panel.

Adesso, invitiamo tutti quanti ad iscriversi quanto prima, per non perdere un congresso che si sta costituendo come uno degli eventi chiave del 2018! Le aziende e le organizzazioni che desiderano aggiungersi agli sponsor sono ovviamente più che benvenute: ad esse offriamo la possibilità di esporre propri modelli o anche poster illustrativi dei loro prodotti o servizi.

La quota di partecipazione — 50 euro quella ordinaria, 25 euro per studenti  e disoccupati — da’ diritto alla tessera associativa 2018, e copre due pranzi a buffet e quattro coffee break. Ovviamente speriamo anche che possa rimanere qualcosa per sostenere la produzione della pubblicazione degli acta del congresso, e le altre iniziative 2018, tra le quali la probabile partecipazione al congresso International Astronautical Federation con un paper di reseconto proprio del nostro congresso.

Siamo certi che in tanti vi unirete alla nostra iniziativa di coraggio e di visione presentista del futuro!

Iscrizione al congresso

Sponsorizzazione aziendale.

Posted by ADRIANO AUTINO in Blog, News, Senza categoria
18 e 19 Maggio: l’Italia protagonista del Nuovo Rinascimento!

18 e 19 Maggio: l’Italia protagonista del Nuovo Rinascimento!

Carissimi amici,
il congresso del 18 e 19 maggio all’INAF di Bologna sta decollando.
La lista dei partecipanti, in progress, si sta arricchendo di molti nomi eccellenti, che hanno accettato con entusiasmo il nostro invito.Le sessioni della prima giornata (18 maggio):
“Italia 2018: protagonista del Nuovo Rinascimento” si avvarrà della conduzione di Giovanni Caprara, giornalista del Corriere della Sera, e vedrà tra gli altri interventi di Giacomo Cao (Distretto Aerospaziale della Sardegna), Lanfranco Zucconi (AIPAS), Antonio Del Mastro (Mars Society Italia).
“Officine Orbitali”, coordinata da Stefano Ferretti (European Space Policy Institute, Vienna), ospiterà tra le altre, presentazioni di Francesca De Crescenzo (Università di Bologna), Guglielmo Aglietti (Surrey Space Centre, University of Surrey, UK), Rino Russo (Center for Near Space, IIF), Luca Rossettini (CEO D ORBIT, presidente AIPAS).
“I programmi delle Agenzie Spaziali Italiana ed Europea per lo sviluppo civile nello spazio”, presieduta da Giacomo Cao, ospiterà Andrea Vena, dell’ESA, ed altri esperti delle agenzie spaziali italiana ed europea.

Nel programma della prima giornata anche un evento artistico di grande livello “Magic and Myths, Dreaming of Space”, recital per flauto e voce recitante, di Elena Cecconi (Musicista, Cattedra di Flauto al Conservatorio N. Paganini di Genova, Direttore Artistico di Space Renaissance) e Noemi Manzoni (Attrice, Editrice Musicale Urania Record).

La seconda giornata del congresso (19 maggio), prevede due sessioni di grande interesse:
“Ecologia Cosmica”, coordinata da Luigina Feretti (INAF IRA), ospiterà interventi di Enrico Feoli (Università di Trieste), Germano Bianchi (INAF, Osservatorio di Medicina), Luigina Feretti
“Diritto Spaziale”, presieduta da Alfredo Roma (Ex Coordinatore Nazionale e Delegato Italiano all’ESA per il Progetto Galileo), prevede interventi di Anna Masutti (Università di Bologna), Tommaso Tosi (saggista, fondatore di Filosofia e Scienza), Alessandro Cardi (ENAC), Marco Ferrazzani (ESA).

Nei mesi che precedono il congresso vi saranno diversi momenti nei quali il congresso sarà discusso e presentato.

Il primo appuntamento è sabato 17 Febbraio, alla Triennale di Milano, dove il sottoscritto interverrà con una presentazione nell’ambito della manifestazione “Housing Dreams, il Vagabondo Cosmico, 999 Domande sull’abitare”. Il titolo del mio intervento: “Abitare il futuro: il progetto Asteropolis”. Non mancherò ovviamente di presentare il congresso, e di invitare tutti a partecipare.

Il 5 Marzo, alle 14:30, meeting precongressuale all’INAF di Bologna. Chi si trova in zona è invitato a discutere con noi i temi del congresso, in modo da avere gli argomenti per convincere amici e colleghi a partecipare.

E’ inoltre probabile, ma non ancora fissato, un incontro in Calabria, presso un’importante università locale.
Qualora riscontraste nella vostra situazione un interesse per un meeting precongressuale, non esitate a contattarci, e saremo felici di organizzarlo insieme a voi.

Il congresso sta crescendo bene, e stanno arrivando le prime iscrizioni.
Questo congresso è un’occasione unica per indicare chiaramente la via dello sviluppo industriale spaziale, in Italia: agganciare il rinascimento spaziale in atto, e conquistare la posizione di leadership che spetta al nostro Paese!

Vi chiediamo di moltiplicare gli sforzi, iscrivendovi ed invitando amici e colleghi a fare lo stesso!ISCRIZIONI INDIVIDUALI
ISCRIZIONI CORPORATE PER AZIENDE ED ORGANIZZAZIONI

Posted by ADRIANO AUTINO in Blog, News, Press, Stampa
Un’automobile su Marte

Un’automobile su Marte

di Adriano V. Autino

Ieri Space X ha lanciato per la prima volta Falcon Heavy, un razzo di dimensioni simili a quelli che portarono gli astronauti delle missioni Apollo sulla Luna. Come ampiamente illustrato dai molti media specialistici del settore e da pochi media generalistici (che trattano la notizia come una eccentrica curiosità), Space X è un’azienda privata; anzi, la prima industria privata capace di competere alla pari con la NASA. Competere per modo di dire, visto che Space X è anche fornitore della NASA. Ed è proprio grazie, anche, a questi contratti che Musk può disporre dei capitali necessari a sviluppare le proprie tecnologie.

Il Falcon Heavy è il razzo più potente mai costruito, con la sola eccezione del Saturn V, che portò le missioni Apollo sulla Luna, ed era in grado di sollevare 140 tonnellate; però fu costruito esclusivamente per le missioni Apollo, e non venne mai più costruito in seguito. Falcon Heavy è alto 70 metri e può portare nello spazio carichi utili fino 63,8 tonnellate in orbita terrestre bassa (LEO), 26,7 in orbita di trasferimento geostazionaria (GTO), 16,8 su Marte, 3,5 su Plutone. Il primo stadio è composto da tre moduli Falcon 9, che sono tornari tutti e tre  a Terra dopo il lancio.

Emtusiasmante? Molto. Ho guardato con grande eccitazione il lancio di Falcon Heavy ed il rientro dei booster live, sul sito di Space X, la colonna sonora era nientemeno che David Bowie, “Life On Mars”… In un video di animazione (online da prima del lancio) si vede la Tesla rosso ciliegia decapottabile, con alla guida un astronauta in tuta spaziale, che si avvicina a Marte… Falcon-Heavy può portare in orbita più del doppio del lanciatore più prossimo, Delta IV Heavy, ad un terzo del costo.

Siamo sulla strada giusta, anche se stiamo sempre ancora parlando di portare in orbita dei materiali (carico utile), e non passeggeri civili non addestrati. Attenzione però, sul volo inaugurale di Falcon-Heavy c’è un “carico utile” particolare, una Tesla Roadster. O forse in questo caso dovremmo parlare di “carico inutile”, e tuttavia fortemente simbolico. Si tratta infatti di un “payload” che parla direttamente al cuore industriale degli imprenditori terrestri. Elon Musk ci sta dicendo, con il suo linguaggio basato più sui fatti che sull’esposizione di concetti: guardate che io voglio portarvi lassù a continuare la vostra vita terrestre con altri mezzi, in un altro ambiente, molto più grande, in cui i gradi di libertà e di inventiva si moltiplicano in tutte le direzioni, con progressione geometricamente sferica!

Ma, passare dai sistemi di trasporto materiali ed astronauti addestrati a veicoli di trasporto di passeggeri civili a basso costo è un cammino lineare, che si sviluppa senza soluzione di continuità? La risposta è purtroppo un NO. Affinchè la metafora dell’auto nello spazio si traduca in attività industriali vere (umane) nello spazio, i sistemi di trasporto ed alloggiamento di passeggeri civili non addestrati sono essenziali. Ed è qui che sta un aspetto fondamentale, che occorre capire. Dobbiamo comprendere appieno la differenza tra l’accesso generico all’orbita a basso costo ed il trasporto orbitale di passeggeri civili a basso costo. Il primo processo si sta verifcando, grazie a Space X, Cina ed India. Ma, per ora, solo il settore del turismo spaziale, un settore che ancora in attesa di dare inizio ai voli commerciali, punta all’obiettivo del trasporto di passeggeri civili, limitatamente alla quota suborbitale. Inoltre, la prospettiva del trasporto e dell’alloggiamento di civili nello spazio ha molti ostacoli ed oppositori, e non potrà svilupparsi appieno senza decisioni politiche chiare. Sono infatti coinvolti sia i privati, per gli aspetti tecnologici, sia la ricerca pubblica, per gli aspetti scientifici, sia la giurisprudenza. Almeno: veicoli di trasporto a basso costo, bassa accelerazione, elevata sicurezza (tecnologia), rientro in atmosfera più sicuro e più morbido (tecnologia), manovrabilità interorbitale (tecnologia), protezione contro le radiazioni cosmiche (scienza), gravità artificiale (scienza), sistema di diritto spaziale per consentire e regolare attività commerciali che sfruttano risorse extraterrestri (giurisprudenza).

Il 2ndo congresso nazionale di Space Renaissance Italia metterà in luce questa urgenza e proverà a definire un’agenda per il nostro Paese. L’Italia può essere prima nello sviluppo delle tecnologie abilitanti e delle ricerche scientifiche necessarie per avviare l’industrializzazione dello spazio geo-lunare, come fattore strategico di sviluppo da qui al 2025.

Sono aperte le iscrizioni, sia individuali che corporate, al congresso, che si terrà a Bologna, il 18 e 19 maggio, presso l’INAF.

Per le aziende, un’offerta speciale di sponsorizzazione!

 

Posted by ADRIANO AUTINO in Blog, News, Press, Stampa