COMUNICATO STAMPA – SDG18 Spazio per tutti, sulla Terra e oltre: 49 Entità spaziali terranno una sessione per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 settembre 2023

COMUNICATO STAMPA – SDG18 Spazio per tutti, sulla Terra e oltre: 49 Entità spaziali terranno una sessione per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 settembre 2023

— 25.08.2023 – Per pubblicazione immediata —

Space Renaissance International (SRI) e la National Space Society (NSS), a nome di 49 organizzazioni promotrici dello spazio (l’alleanza è in crescita), ospiteranno un panel alle Nazioni Unite a New York, il 15 settembre 2023, dalle 9:30 alle 18:00, per presentare ufficialmente la loro proposta di un 18° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG), incentrato sullo sviluppo spaziale, da aggiungere all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.

Il panel (ibrido) si svolgerà nel quartiere delle Nazioni Unite, United Nations Plaza, 777 11th Floor, proprio di fronte alla sede delle Nazioni Unite.[1]

Oltre a SRI e NSS, la coalizione comprende la Mars Society, la Lifeboat Foundation, lo Human Space Program, la Moon Society, il Beyond Earth Institute, la Space Development Foundation, la EarthLight Foundation, agenzie spaziali, istituzioni educative e altre organizzazioni. L’elenco completo dei Co-promotori è disponibile online all’indirizzo: https://spacerenaissance.space/the-space18sdg-proposer-organizations/.

La proposta del 18° SDG è stata inizialmente annunciata alla 66a sessione del COPUOS delle Nazioni Unite (il 5 giugno 2023) da Karlton Johnson (a nome della NSS, di SRI e della coalizione dei Co-promotori). Il 18° SDG promuove lo sviluppo spaziale universale e sostenibile, lo spazio per tutti, sulla Terra e oltre. La coalizione promotrice dello Space 18th SDG sottolinea l’enorme significato sociale dei 17 SDG e del 2030 – una data critica e un punto di svolta fondamentale nella storia dell’umanità. Prima di questa data, devono essere intrapresi alcuni passi significativi per garantire la piena sostenibilità dello sviluppo umano, avviando l’espansione della vita, delle comunità, delle attività civili e del bioma terrestre oltre i limiti del pianeta Terra. Queste attività richiederanno un impegno globale forte e sostenibile per una strategia che faciliti e promuova la ricerca e l’impegno finanziario in grado di ridurre significativamente il costo dei veicoli spaziali e dei voli spaziali, di proteggere la vita e la salute umana nello spazio e di progettare ecosistemi chiusi con vegetazione e acqua al loro interno. Il 18° SDG proposto si concentrerà su questi e altri obiettivi, consentendo allo sviluppo spaziale di contribuire in modo significativo a migliorare lo sviluppo e la sostenibilità globali, e sollecitando tutti gli operatori interessati a fare la loro parte per vincere questa grande sfida.

Come affermato nella risoluzione delle Nazioni Unite del 1986, lo “sviluppo” è un diritto civile universale[2]. Di conseguenza[3], i terrestri devono ora collaborare con decisione per espandere la civiltà nello spazio esterno, popolando lo spazio geo-lunare e il sistema solare con comunità e attività industriali, spostando progressivamente il nostro sviluppo industriale oltre la superficie terrestre, consentendo agli ecosistemi planetari della Terra di ripristinarsi, alla fauna terrestre di ringiovanire, agli oceani di riprendersi e all’inquinamento ambientale di essere mitigato.

L’aggiunta di un 18° SDG all’Agenda 2030 per promuovere lo sviluppo sostenibile dello spazio fornirà anche informazioni urgenti ed essenziali al pubblico sulle profonde ragioni umanistiche dell’espansione della civiltà oltre la Terra.

“Space4All favorisce lo sviluppo della scienza, della tecnologia, della pace, dell’economia, dell’istruzione ed è di grande ispirazione per tutti i cittadini. La sua estensione sulla Terra e oltre è fondamentale per la sopravvivenza del nostro ecosistema, per il progresso, per un’eredità responsabile e per il Rinascimento spaziale per il nostro futuro”, afferma Bernard Foing, Presidente di Space Renaissance International.

Alfred Anzaldúa, National Space Society (NSS), membro del Board, coordinatore NSS presso UN COPUOS: “Un 18° SDG spaziale sarebbe un faro per guidare la vita terrestre nello spazio e contribuire a realizzare i 17 SDG a lungo termine. Le risorse della Terra sono limitate, mentre lo spazio e le sue risorse sono virtualmente infinite. Solo espandendo nello spazio le comunità umane e le forme di vita che ne supportano l’esistenza, potremo raggiungere la sostenibilità a lungo termine per gli esseri umani e le forme di vita di supporto ovunque, anche sulla Terra”.

Adriano V. Autino, fondatore di Space Renaissance International: “Il quinquennio 2025-2030 potrebbe essere il periodo più critico della storia dell’umanità, in cui diversi processi sociali, economici e ambientali arriveranno a un punto di rottura combinato. A fronte di tante prospettive desolanti, l’unica prospettiva in grado di dare speranza e forza psicologica alle persone di buona volontà del Pianeta Terra è quella di dare il via all’espansione della civiltà nello spazio, prima del 2030. Questo è il significato profondo dello Space 18° SDG”.

Scopri come unirti alla coalizione Space18thSDG e sostenere la proposta: https://space18thsdg.space/

Segui il Panel del 15 settembre su YouTube: https://youtube.com/live/3dyrsT5jtaM

Firma la petizione per #Space18SDG su Change.org: https://www.change.org/space18sdg

Contatti:

[1] NOTA: la sessione si svolge nel centro del quartiere ONU a New York, di fronte al Quartier Generale delle Nazioni Unite, in concomitanza con l’Assemblea Generale n. 78, 2023. La sessione non è comunque in alcun modo riconosciuta né patrocinata dall’ONU.

[2] Dichiarazione sul diritto allo sviluppo adottata il 4 dicembre 1986 dall’Assemblea Generale con la risoluzione 41/128 https://www.ohchr.org/en/instruments-mechanisms/instruments/declaration-right-development

[3] “Siamo impegnati a rendere il diritto allo sviluppo una realtà per tutti e a liberare l’intera razza umana dal bisogno”. La risoluzione, adottata dall’Assemblea Generale 55/2. Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite https://www.un.org/en/development/desa/population/migration/generalassembly/docs/globalcompact/A_RES_55_2.pdf

Posted by Miriam Viscomi in Blog, News, Press, Stampa
La vera sostenibilità – cos’è

La vera sostenibilità – cos’è

La vera sostenibilità – Cos’è?

#SPACE18SDG NEWSLETTER – 19 maggio 2023
Adriano V. Autino

Questa settimana diamo inizio as un ciclo di newsletter (tentativamente) settimanali, ognuna delle quali svilupperà un aspetto della nostra proposta di un 18° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile, da aggiungere all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. L’alleanza per #Space18SDG cresce di giorno in giorno e attualmente è composta da 22 organizzazioni, tra le quali (insieme a Space Renaissance International) alcune delle più grandi e influenti organizzazioni di promozione dello spazio: la National Space Society, la Mars Society, la Lifeboat Foundation, la Space Tourism Society, il Beyond Earth Institute, lo Human Space Program (vedi elenco completo). In questo primo numero, Adriano V. Autino, fondatore di Space Renaissance International, discute brevemente il concetto di una vera sostenibilità.

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Il concetto popolare di sostenibilità, così come viene presentato nelle narrazioni che vanno per la maggiore, si concentra principalmente sulla sostenibilità ambientale. Dal punto di vista della cosiddetta “transizione verde”, molte politiche sono concepite in base a requisiti ambientali – principalmente legati alla mitigazione del cambiamento climatico e dell’inquinamento ambientale. Tralasciando la diatriba sulle cause del cambiamento climatico (se siano esse antropiche o meno), è necessario capire la reale qualità delle misure in atto e cosa sarà necessario fare per avere successo. Innanzitutto, la sostenibilità ambientale – per quanto importante – non dovrebbe essere l’unico criterio per concepire nuove politiche. Anche la sostenibilità sociale dovrebbe essere considerata, almeno allo stesso livello di priorità. La dicitura “Sviluppo sostenibile” è stata utilizzata per formalizzare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Questo titolo non poteva non fare riferimento allo “sviluppo”, dal momento che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (nel 1986) ha approvato una dichiarazione in cui il diritto allo sviluppo è stato riconosciuto come un diritto civile universale[1].

Lo sviluppo è essenziale per contribuire al raggiungimento di tutti gli obiettivi sociali. Senza una crescita economica, qualsiasi programma di sviluppo sostenibile non avrà successo. Nonostante questa evidente condizione, tutte le politiche di “transizione verde” si limitano a coniugare il concetto di sostenibilità come una “strategia di de-crescita”, ovvero ridurre le attività umane sulla Terra per diminuire la nostra impronta ecologica sul pianeta. Questa folle strategia non affronta gli inevitabili danni collaterali: la civiltà umana decadrebbe rapidamente e imploderebbe. Inoltre, qualsiasi riduzione dello sforzo scientifico e tecnologico non risolverebbe i problemi ambientali, ma li potrebbe soltanto aggravarsi.

In secondo luogo, le misure intraprese rispondono alle esigenze, anche solo dal punto di vista ambientale? Sicuramente no. Secondo la “dottrina verde”, dovremmo ridurre gli spostamenti e utilizzare maggiormente i mezzi elettronici per comunicare, lavorare, studiare, informarci e divertirci. Eppure, la “società del web” richiede più energia elettrica, non di meno. Anche la “mobilità elettrica” aumenterà esponenzialmente la richiesta di energia. I componenti elettronici — incorporati in ogni artefatto, dalle automobili a qualsiasi dispositivo “intelligente” — richiedono enormi quantità di materie prime rare, comprese le cosiddette “terre rare”. E queste sostituiranno il petrolio, come catalizzatore di nuove “guerre delle risorse”. Lo smaltimento delle batterie esauste delle auto e di altri rifiuti tecnologici costituirà un altro grande problema, aumentando l’inquinamento ambientale. Il punto principale è che qualsiasi sviluppo industriale, se limitato ai confini della Terra, inevitabilmente aggraverà i problemi ambientali esistenti (e forse ne avvierà di nuovi!).

Naturalmente, anche altre considerazioni dovrebbero essere presenti, quando i nostri “apprendisti stregoni” iniziano a giocare con i comportamenti antropologici dell’uomo (ad esempio a proposito del “rimanere a casa”). Durante le fasi più acute della pandemia del Covid19 , abbiamo visto quanto il confinamento sociale possa essere devastante per la civiltà: tutte le nostre relazioni sociali sono rapidamente decadute, i giovani sono stati demotivati e hanno abbandonato le scuole, le persone non si sono incontrate o innamorate, e molti hanno perso l’entusiasmo di lavorare insieme. La società umana sembrava condannata. La vera sostenibilità sociale deve comprendere almeno diverse dimensioni: ambientale, sociale, economica e culturale. Il fattore comune a tutte queste dimensioni è lo sviluppo. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite lo ha riconosciuto (in teoria), ma purtroppo non è riuscita a fornire (in pratica) una strategia efficace per lo sviluppo. Tutti gli indicatori chiave dimostrano chiaramente che nessuno sviluppo sostenibile è possibile se confinato nei limiti del nostro pianeta.

Uno sviluppo veramente sostenibile è possibile solo nello spazio esterno, con l’utilizzo delle risorse lunari e degli asteroidi, il riprocessamento dei detriti orbitali e la raccolta dell’energia solare direttamente nello spazio. Si tratta di un approccio allo sviluppo “sostenibile” diverso, ma fattibile. Il 18° SDG – “Spazio per tutti, sulla Terra e oltre” – sarà un motore molto potente, che contribuirà a far progredire tutti gli altri 17 SDG.

[versione italiana a cura di Miriam Viscomi]

12 giugno 2023: Un 18° SDG: spazio per tutti, sulla Terra e oltre.

Durante il 1° evento virtuale di #Space18SDG, tutti i promotori esporranno il loro “perché” l’umanità ha bisogno di un 18° SDG. Seguite il livestream sul canale Youtube di Space Renaissance: https://youtube.com/live/A5CAyaNl7GI

Clicca qui per l’evento Facebook:https://www.facebook.com/events/768080504967832/

Firma qui la petizione #Space18SDG: https://www.change.org/space18sdg

Aggiungi la tua organizzazione al gruppo dei promotori: https://spacerenaissance.space/sign-the-18th-sdg/

Non dimenticare di sostenere Space Renaissance:

Unisciti alla comunità di Space Renaissance: https://spacerenaissance.space/membership/international-membership-registration/

Fai una donazione: https://spacerenaissance.space/donate-to-space-renaissance/

Guarda e iscriviti al canale YouTube di Space Renaissance: https://www.youtube.com/@spacerenaissance

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[1] https://www.ohchr.org/sites/default/files/Documents/Issues/Development/DeclarationRightDevelopment_en.pdf

Posted by Miriam Viscomi in News, Newsletter
Spazio per tutti, sulla Terra e oltre

Spazio per tutti, sulla Terra e oltre

Spazio per tutti, sulla Terra e oltre

SRI NEWSLETTER – 10 maggio 2023
Bernard Foing & Adriano V. Autino

Space Renaissance International ha recentemente lanciato una campagna mondiale per aggiungere un 18° SDG all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. La nostra iniziativa è risultata essere in sintonia con iniziative simili, intraprese da altre organizzazioni di advocacy spaziale, ad esempio la National Space Society degli Stati Uniti, e molte altre. Tutte queste organizzazioni promotrici stanno ora lavorando a una campagna congiunta. Primi appuntamenti saranno la presentazione, da parte dell’NSS, dello #Space18SDG al COPUOS (il Comitato delle Nazioni Unite per l’Uso Pacifico dello Spazio extra-atmosferico) la prima settimana di giugno, e un panel organizzato da SRI all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, per il 18 settembre.

Spazio per tutti, sulla Terra e oltre, uno sviluppo spaziale a trazione civile, con comunità umane che vivono e lavorano nello spazio per espandere e moltiplicare i benefici per tutti i popoli della Terra.

Quanto sopra è il concetto principale che sostiene la nostra proposta, cercando di rendere evidente, in poche parole, che, sebbene apprezziamo e consideriamo molto importante l’enorme contributo finora dato dalle tecnologie spaziali al raggiungimento dei 17 SDG terrestri, pensiamo che non basteranno a superare la crisi globale dello sviluppo umano sul nostro pianeta madre, qualora l’umanità rimanesse chiusa e confinata entro i suoi limiti.

Sappiamo che non sarà facile ottenere che un 18° obiettivo incentrato sullo spazio sia aggiunto all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Fin dai suoi primi passi, la nostra iniziativa ha sollevato critiche e obiezioni. Tuttavia riteniamo che la nostra iniziativa sia molto opportuna e tempestiva, mentre le Nazioni Unite stanno andando a una revisione degli SDG, probabilmente entro il 2025, una sorta di riesame di medio termine, sulla road-map del 2030. Inoltre, l’iniziativa #Space18SDG offrirà al movimento spaziale un’occasione perfetta per spiegare un semplice concetto ancora nascosto e mistificato nell’opinione pubblica: che 8 miliardi di terrestri non possono più farcela su un solo pianeta, e che abbiamo quindi abbiamo un urgente bisogno di iniziare ad espanderci, spostando il nostro sviluppo all’esterno. La New Space Economy sta guadagnando slancio e ogni anno supera e contraddice le previsioni fatte dagli esperti: la dimensione di $ 1 trilione sarà probabilmente raggiunta non nel 2040, ma già prima del 2030.

La New Space Economy si conferma il settore più dinamico, guidando di fatto la crescita dell’economia globale, dando la possibilità agli SDGs 7, 8 e 9 (energia, sviluppo industriale e lavoro) di fare il loro lavoro essenziale, sostenendo tutti gli SDGs sociali (zero povertà, zero fame, ecc…). Tutti gli SDG sociali npon possono fare a meno della crescita. Anche gli SDG ambientali hanno bisogno di crescita energetica e tecnologica, per poter essere implementati. Eppure la crescita industriale ed economica, se chiusa all’interno dei confini della Terra, entra drammaticamente in conflitto con gli SDG ambientali. La società del web, infatti, ha bisogno di più energia, non di meno. Anche la mobilità elettrica incrementerà la domanda di energia elettrica. La società elettronica, in termini generali, ha bisogno di alcuni materiali, che possono essere estratti in poche località sul pianeta Terra: le guerre per le risorse hanno solo cambiato argomento, dal petrolio alle terre rare.

Uno sviluppo spaziale a guida civile risolverà, in prospettiva, sia i problemi di cui sopra, sia molti altri. In primo luogo, sulla Luna e su molti asteroidi si possono trovare abbondanti risorse, tra cui terre rare e molti altri materiali preziosi, ponendo fine alla carenza di materie prime per la produzione di componenti elettronici. Ciò contribuirà alla pace sulla Terra, all’aumento dei posti di lavoro e al riavvio della crescita economica. In secondo luogo, spostando progressivamente le industrie nello spazio geo-lunare, l’ambiente del pianeta Terra sarà progressivamente sollevato dal fardello dello sviluppo industriale, permettendo alla madre Terra di prendere fiato e possibilmente riprendersi dalla crisi climatica e dall’inquinamento. In terzo luogo, lo spostamento delle industrie all’esterno dimezzerà la domanda di energia sulla superficie terrestre, poiché le industrie si alimenteranno nello spazio, direttamente dal Sole, e la domanda di energia sulla Terra sarà solo quella dei privati ​​cittadini. Ultimo, ma non meno importante, l’espansione della civiltà nello spazio riaccenderà la creatività in tutti i popoli del pianeta Terra. Le giovani generazioni hanno sofferto troppo, negli ultimi anni, a causa delle pandemie del Covid19, ed ora per l’ insorgere di guerre e scontri violenti. I sistemi educativi sono stati compromessi ovunque. Sebbene siano state sviluppate nuove tecniche di apprendimento a distanza, molti studenti hanno perso interesse e l’abbandono scolastico ha subito un’impennata, così i problemi psicologici, ed un sentimento generale di paura e sfiducia nel futuro.

Il lancio di grandi progetti, costruendo sulla Luna, nei punti Lagrange e oltre, riaccenderà la speranza e l’entusiasmo delle giovani generazioni, motivando nuove ondate di ingegneri, filosofi umanisti, scienziati, tecnici.

I nostri figli domani saranno astronauti? Quella era l’era dell’Apollo, quando i bambini guardavano Buzz Aldrin camminare sulla Luna e sognavano di essere astronauti… Nella stragrande maggioranza i bambini di oggi saranno cittadini e lavoratori spaziali. I cittadini spaziali avranno bisogno che i diritti civili siano estesi allo spazio. Anche i lavoratori spaziali rivendicheranno i loro diritti. Vivendo e lavorando nello spazio, saremo protetti dalle radiazioni cosmiche? Avremo la gravità simulata, per evitare il decadimento delle nostre ossa e muscoli? Avremo ambienti verdi negli habitat spaziali?

Il 18° SDG richiede tutto quanto sopra, e di dare quindi maggior priorità alla relativa ricerca scientifica. E ancora, proponiamo anche che la storia dello spazio e della ricerca scientifica siano aggiunte a tutti i programmi educativi, dalle Elementari all’Università. Bisogna cominciare ad insegnare la storia dell’amore, non solo quella delle aggressioni, delle colonizzazioni, degli imperi e delle guerre. I nostri figli devono imparare la storia delle persone che hanno dedicato la loro vita all’umanità, per il progresso della civiltà. Il 18° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile porterà anche questo grande valore educativo.

Questa campagna “Space4all on Earth and Beyond” sviluppa il piano d’azione che abbiamo concordato al Congresso SRI del 2021, promuovendo la scienza spaziale, la tecnologia, l’economia e l’occupazione, la collaborazione internazionale, la pace, le risorse, l’ispirazione, la formazione e di fatto un rinascimento spaziale.

Bernard Foing, SRI, Presidente

Adriano V. Autino, SRI, Fondatore ed ex Presidente

12 giugno 2023: segui il livestream sul canale Youtube Space Renaissance: https://youtube.com/live/A5CAyaNl7GI?feature=share
Fai clic su “going” all’evento di Facebook: https://www.facebook.com/events/768080504967832/.

Firma la petizione #Space18SDG: https://www.change.org/space18sdg

Aggiungi la tua organizzazione al gruppo dei promotori: https://spacerenaissance.space/sign-the-18th-sdg/

Per favore, non dimenticare di sostenere Space Renaissance:

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